CAROLE, DUSTY, JONI E LE ALTRE pt. 3 (2024)

Madeline Bell - Madeline Bell (1971)

Voce irresistibile e unica Madeline Bell lavorò con Dusty Springfield, Scott Walker, Long John Baldry e Elton John. Alla fine degli anni Sessanta, si unì ai Blue Mink e in seguito produsse questo “Madeline Bell” per la Philips. Troverete fangose love songs (“Get Off Your Back-Sides”) e dolci melodie pop (“You Walked Away”). La cover di “Make It with You” dei Bread è fantastica.

Mary Rhoads - Le Dulcimer (1972)

Cos’è esattamente una folk song? Una storia immortalata in una canzone e il suo testo è un veicolo universale per rappresentare la condizione umana. Mary Rhoads crebbe in una fattoria fuori Allentown, in Pennsylvania. Straordinaria interprete del dulcimer, suonò per anni in numerosi festival. Dopo l’incontro col chitarrista John Pearse incise questo “Le Dulcimer”. Ascoltate gli strumentali degli standard “Will The Circle Be Unbroken”, “Over The Waterfall” e “The Water Is Wide” perché il dulcimer non mente mai.

Mary McCaslin - Way Out West (1973)

Figlia del Troubadour, il leggendario incubatore musicale di West Hollywood, nel suo album “Way Out West”, Mary McCaslin scriveva di giocatori d’azzardo e fuorilegge. Le sue capacità interpretative sono evidenti nelle cover di “Let It Be” e “Living Without You”, ma anche “San Bernardino Waltz” è impressionante. Quelle di “Way Out West” sono melodie insolite, celestiali, di sorprendente bellezza.

Mary Travers - Morning Glory (1972)

Nel 1970, dopo aver pubblicato l’album “Ten Years Together”, Peter, Paul and Mary si sciolsero. Mary Travers intraprese una carriera solista pubblicando cinque album solisti. Il suo secondo “Morning Glory” (1972) è tutto da riscoprire, un delizioso contrappunto folk-pop tracciato da un adorabile arrangiamento d’archi, la voce profonda e scura come giammai. Pensate a una Carly Simon o a una Carole King cresciute a Bleecker Street.

Merrilee Rush - Angel of the Morning 1968

Nel 1968, la Bell Records pubblicò “Angel of the Morning”. La canzone, scritta da Chip Taylor, era una straordinaria ballata soul pop, un coraggioso inno di liberazione sessuale al femminile, l’opposto tematico di “Will You Still Love Me Tomorrow” delle Shirelles. L’interprete, Merrilee Rush, nata a Seattle, era una delle interpreti della scena teen-dance del Pacific Northwest. Negli anni seguenti divenne una hit per Evie Sands, Juice Newton e i Pretenders.

Nancy Priddy - You’ve Come This Way Before 1968

Dopo gli esordi con i Bitter End Singers, Nancy Priddy a New York incontrò il produttore John Simon e con lui registrò questo “You’ve Come This Way Before”, gioiello pop mai valorizzato appieno per la scarsa promozione della sua casa discografica. Il gusto per la melodia s’incrocia magistralmente con una scrittura e un arrangiamento ricercato su un registro ricco di sfumature psichedeliche a partire dall’intro della title track fino alle vibrazioni soul di “Mystic Lady”.

Norma Tanega – Walkin’ My Cat Named Dog 1966

Scoperta dal produttore Herb Bernstein, arrivò al successo col brano “Walkin’ My Cat Named Dog” irresistibile brano dal ritmo incalzante. L’album di debutto “Walkin’ My Cat Named Dog” è un adorabile esempio di introspezione folk e baroque pop. Si trasferì in seguito a Londra con Dusty Springfield. Norma Tanega non è un’artista convenzionale, la sua natura da Musa ribelle rende “Walkin’ My Cat Named Dog” un’esperienza d’ascolto unica e irripetibile.

Penny Nichols - Penny’s Arcade 1968

Penny Nichols iniziò la sua carriera come cantante folk nei caffè di Orange County. Nella primavera del 1967, raggiunse San Francisco e decise di rimanere nella zona della baia. Suonò al Fillmore, all’Avalon, aprendo per Big Brother, Quicksilver Messenger Service e Jefferson Airplane. Il suo album di debutto, “Penny’s Arcade” è un’affascinante fusione di folk, jazz e psichedelia. Nella band i compadres dylaniani, Bruce Langhorne e Al Gorgoni, e membri della Peanut Butter Conspiracy.

Sandy Gurley - Sandy Gurley and the San Francisco Bridge (1968)

Sandy Gurley, californiana, emerse dalla scena musicale di San Francisco. Nel 1968 in pieno mood psichedelico registrò per la Tower questo “Sandy Gurley and the San Francisco Bridge”. Strutturato su veloci cambi di ritmo, chitarre fuzz e una voce potente rappresenta un’esemplare testimonianza del Frisco sound. Oltre gli originali spiccano due cover, una “Under My Thumb” sommersa dai fiati e un’erratica “Can’t Buy Me Love”.

Tina Lawton - Singing Bird (1966)

Tina Lawton possedeva una voce straordinaria. Originaria di Adelaide pubblicò tre album, perdendo poi tragicamente la vita in Kenya per un incidente aereo, nel 1968. Il suo secondo disco, “Singing Bird” riflette il profondo e appassionato amore per la tradizione folk britannica. In assoluto la più talentuosa folksinger australiana degli anni Sessanta.

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